Rendimento caldaia a condensazione ed emissioni NOx a Torino

Il rendimento della caldaia a condensazione non può essere inferiore a una certa soglia.

Se prendiamo in considerazione Torino o altre località nella Regione Piemonte, i generatori in edifici esistenti o di nuova costruzione devono garantire rendimenti non inferiori a ηg = (93+2Log Pn) (valore in %).

I limiti NOx delle caldaie a condensazione in Piemonte

  • 80 mg/kWh per caldaie a gas > 35 kW tolleranza di +20mg/kWh;
  • 70 mg/kWh per generatori di calore con < 35 kW (tolleranza di +20mg/kwh).

In caso di sostituzione caldaia esistente, sono previste deroghe a livello di rendimento?

Certamente ma solo nei casi di canne fumarie collettive ramificate o collettive ed esclusivamente per ragioni di sicurezza.
In tal caso la caldaia a condensazione installata dovrà avere un rendimento di combustione non inferiore a:

  • ηg = (87+2Log Pn) per le caldaie di tipo B;
  • ηg = (90+2Log Pn) per le caldaie di tipo C.

Rendimento caldaia a condensazione Non ci sono deroghe per le emissioni pertanto è opportuno che gli installatori scelgano generatori di tipo B a basso NOx per non violare le prescrizioni ambientali.

ATTENZIONE! Alcune case costruttrici tendono a ignorare questa limitazione regionale essendo attente esclusivamente al regolamento ErP (nel quale si intende che le caldaie saranno commercializzate con emissioni inferiori i 50 mg/kwh da settembre 2018).

Come devono comportarsi i manutentori se si sforano i limiti di emissioni nelle verifiche periodiche?

Le emissioni sono un pericolo oppure no?

In materia di sicurezza degli impianti, in generale, il solo superamento dei valori di emissione non comporterebbe automaticamente la messa fuori servizio del generatore.

Il DPR 661 che nel 1996 recepiva la Direttiva Gas afferma che:

Gli apparecchi possono essere immessi in commercio e posti in servizio solo se, qualora usati normalmente, non compromettono la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni”.
A stabilire se l’apparecchio è pericoloso è il tecnico manutentore, che necessariamente deve valutare le condizioni di sicurezza, soprattutto nel caso di canne fumarie collettive e collettive ramificate.
Se non vi sono rischi alcuni, ma solo emissioni fuori norma, si usa inserire nel rapporto di controllo una raccomandazione.

Le raccomandazioni devono essere fornite dal tecnico e non sono relative a carenze tali da arrecare un immediato pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni.

Il tecnico indica le operazioni necessarie per il ripristino delle normali condizioni di funzionamento dell’impianto a cui il responsabile dell’impianto deve provvedere entro breve tempo.
Se invece si riscontrano situazioni di pericolo vanno assolutamente trascritte le prescrizioni, messo fuori servizio dell’impianto, diffidato l’utente e avvertita l’autorità.

Cosa sono le prescrizioni?
Il tecnico, avendo riscontrato e non eliminato carenze tali da arrecare un immediato pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni, dopo aver messo fuori servizio l’apparecchio e diffidato l’occupante dal suo utilizzo, indica le operazioni necessarie per il ripristino delle condizioni di sicurezza.

divieto utilizzo caldaiaIn Piemonte, per gli sforamenti del NOx, la regione rimanda alle proprie autorità le quali, previo accertamento, stabiliscono al responsabile d’impianto le azioni da intraprendere.
Le stesse FAQ del CIT affermano:
…Il d.lgs 152/2006 (TU Ambiente) all’articolo 288, comma 5 prescrive inoltre che:
“[…] l’autorità competente (che nel caso di controllo delle emissioni di impianti termici civili in civile residenza è il Comune, cfr artt. 44-45 della l.r. 44/2000 ndr), ove accerti che l’impianto non rispetta le caratteristiche tecniche di cui all’articolo 285 o i valori limite di emissione di cui all’articolo 286 o quanto disposto dall’articolo 293, impone, con proprio provvedimento, al contravventore di procedere all’adeguamento entro un determinato termine oltre il quale l’impianto non può essere utilizzato. In caso di mancato rispetto del provvedimento adottato dall’autorità competente si applica l’articolo 650 del codice penale.”

Pertanto, previo accertamento, l’autorità competente nell’imporre un adeguamento forzoso dell’impianto trovato fuori norma può, all’interno del suo provvedimento, stabilire un tempo di adeguamento.

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